Cenare da Alain Ducasse è una vera esperienza sensoriale. Quando entriamo nel suo ristorante, Le Louis XV di Monte Carlo, la sensazione è quella di vivere un incredibile sogno dal quale non vorremmo mai svegliarci. La location è quella dei saloni neoclassici dell’800, ricca di immensi quadri dell’epoca, intarsi e stucchi in oro, lampadari chandelier, candelabri e immense tavole rotonde ricoperte di fiandra bianca, la cui morbidezza al tatto induce alla memoria dei corredi matrimoniali di famiglia. Il profumo che si respira è quello del piacevole relax: fiori bianchi come le rose e i gelsomini, miscelati alla delicatezza dei piatti serviti.
Anche la mise en place rispecchia l’ambiente: le sue ceramiche dal bordo oro riprendono i movimenti delle alte finestre, le posate del medesimo colore e i bicchieri in quel finissimo cristallo di boemia che induce alla sensazione di rottura in ogni momento.
Appena seduti a tavola, la prima scelta a cui siamo sottoposti è quella dello champagne per l’aperitivo: la scelta ricade fra tre Brut e un Rose, ma in tutti i casi la temperatura è ghiacciata in modo da permettere la conservazione degli aromi, che con il calore della bocca si sprigionano nei sentori dei bouquet floreali. A questo punto si arriva alla scelta del menù tra i quali i due menù degustazione “Les Jardins de Provence” e “Pour Le Gourmets”. Ogni piatto è una vera e propria esperienza sensoriale: che sia di mare, di terra o solo una composizione di verdure, la sensazione che si ha è quella di percepire sentori delicati, armonici, lontani dagli odori tipici dei singoli ingredienti del piatto. Da provare sono i gamberi di San Remo con il caviale: una composizione di gamberoni di una tenerezza estrema, adagiati sotto una cupola di uova di storione, la cui salinità crea una perfetta armonia ed equilibrio con la dolcezza dei crostacei. Non da meno e’ l’agnello servito in guazzetto di aceto balsamico accompagnato da minuscole perle di verdura ripiene, ognuna delle quali è un’esplosione di sentori floreali e fruttati, equilibrati dal vegetale delle erbe aromatiche.
E dato che siamo in una zona ritagliata dalla Francia, non si può nemmeno trascurare il carrello dei formaggi: dal camembert, ai caprini, tutti arrivano dai migliori produttori francesi, nelle più tipiche ricette e particolarità.
Al momento del dolce, si viene prima coccolati con Macarons e cioccolatini artigianali, per poi giungere alla scelta di frutta e dolci a base di mascarpone, creme, caramello e cioccolato fuso preparati sul momento. Il caffè viene nuovamente accompagnato da un tripudio di mini gourmandises e caramelle.
Il tutto servito da un servizio di quattro/cinque camerieri per tavolo e architettonicamente disposto nel piatto, quasi come a creare vere e proprie sculture che incantano gli occhi.
Inutile dire che il prezzo non è dei più accessibili ed economici, ma sicuramente l’esperienza culinaria che si prova e’ unica.