La moda assorbe tutto ciò che succede nel mondo e lo trasforma in forme, colori, tessuti e modelli. Le collezioni e gli abiti prendono ispirazione da situazioni attuali e prospettive future, trasportando sulla passerella messaggi di contestazione nei confronti di determinate tematiche, di ribellione ma anche di emulazione di importanti momenti della storia e di opere d’arte. È nella prima situazione che veniamo trasportati alla presentazione della collezione autunno/ inverno 2016-2017 di Elisabetta Franchi. La location è quella di un circo: un pesante tendone blu cobalto fa da contrasto al tappetto rosso fuoco della passerella, preparando il pubblico ad assistere a uno spettacolo ludico al confine tra sogno e realtà. La follia surrealista del Cirque du Soleil si traspone nelle forme di abiti e tessuti: ricami geometrici nel luccicante metallo adornano cappotti, pantaloni ultra skinny e abiti tubino, conferendo radiante spessore all’uniformità del bianco e nero. Gli abiti da scena vengono rimodellati e ricostruiti: bustier e casacche a doppio petto dai maxi bottoni dorati si accorciano in boleri e giacche mini adornate di lunghe corde regimental, esaltando la sinuosità del corpo femminile senza tralasciarne la forza combattiva. Ed è proprio da questa vena militare che prende forma una grande eroina del passato in grado di racchiudere in sé seduzione, tenacia e forza: Lady Oscar. Il mito dell’eroina francese rivive in pettorine e ricami barocchi, dove l’opulenza dello stile Luigi XVI adorna blazer, abiti e lunghi soprabiti dalle ampie aperture alari. La ricchezza del decoro francese si adagia sul rigato bianco nero, in cui la rigidità della linea e la circolarità del laminato si sposano in un perfetto assemblaggio di arte antica e arte moderna. Non solo chiaro/scuro, ma anche blu/rosso che ci riconducono ai colori del circo nel quale siamo stati immersi sin dall’inizio. Fuoriescono le domatrici in tute e abiti dagli spallotti frangiati, adornate da alte tube e stivali cuissardes, e quindi gli animali feroci, in abiti animalieur dalle forme attillate e asimmetriche. In realtà, la passerella cela una grande provocazione, ovvero la condanna nei confronti degli animali del circo: “Animals Are not Clowns” e “Circus is not fun for Animals” sono gli slogan che campeggiano sulle maxi t-shirt della capsule collection in vendita per sostenere la LAV, associazione animalista di recupero e ricovero di animali esotici salvati dai sequestri dei circhi. Il finale è strabiliante: lunghi abiti a sirena ricoperti di paillettes portano in scena l’elegante seduzione femminile, riportando alla realtà quella dimensione onirica trascendentale che ha ammaliato lo spettatore durante l’intera collezione.
Veronica Volpi
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