Dicono che tra cinquant’anni non si useranno più gli smartphone, ma si continuerà a sorseggiare Franciacorta leggendo l’ora in preziosi orologi da polso, avvolti in caldi soprabiti di cashmiere. Sarà quindi il Made in Italy a sopravvivere, l’artigianalita’, il savoir-faire, l’elevata qualità e, mentre il progresso avanzerà sino a degenerare, il vero valore delle belle cose non tramonterà mai e continuerà sempre a destare il suo fascino. Ed è proprio questa filosofia che ha contrassegnato quest’ultima edizione di Vendemmia 2015: l’alta moda si unisce all’alta sommellerie, creando quel connubio sensoriale che affascina, coinvolge ed esalta. Diversi sono stati gli appuntamenti svolti dal 5 al 11 ottobre: dalle degustazioni di calici di vino provenienti dalle più prestigiose cantine italiane nelle boutique del quadrilatero della moda, agli eventi per la solidarietà, come l’asta dei vini prestigiosi provenienti dal Comitato Grandi Cru d’Italia battuta da Christie’s, il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Dynamo Camp Onlus, attiva nella ospitalità di bambini malati. Si è assaggiato Franciacorta Cà del Bosco indossando cappelli da Borsalino, champagne Ruinart da Fendi, ammirando il temporary museum della maison allestito al secondo piano della boutique, chardonnay di Cantine Gaja da Prada e Tenuta degli Dei da Roberto Cavalli, cantina con la quale lo stilista fiorentino collabora da tempo. Le maison francesi, quali Cartier, Dior, Vhernier, Louis Vuitton e Jaeger-Lecoultre hanno invece scelto i vini della propria terra, dove i sentori floreali della Provenza e della zona Champagne si sono miscelati al profumo della pelle di borse e accessori, creando un’esaltazione di aromi che generano sensazioni di tranquillità e benessere. Nell’evento Vendemmia in Montenapoleone ancora una volta ha trovato la sua massima espressione una famosa frase di Gabrielle Chanel che cita “il lusso è l’opposto della volgarità”.