L’estate ormai è terminata: le giornate si accorciano, le temperature si abbassano leggermente, le città si affollano e il vento fresco della sera porta via con sé le prime foglie pronte a essere distaccate dagli alberi. In ogni angolo si respira l’arrivo della stagione imminente, che per la maggior parte di noi rappresenta l’inizio delle routine, della propria quotidianità, ma che ogni anno ci arricchisce sempre di più di qualche nuova sensazione ed esperienza. Ed è proprio a questa nuova ventata di cambiamento a cui si è voluta rivolgere Elisabetta Franchi nella collezione autunno/inverno 2015-2016.
La metafora del cambiamento è rappresentata da un vento caldo proveniente dall’Oriente: non importa se il rigore dell’inverno sta per arrivare, ogni elemento viene invaso da una corrente calda di passione che alimenta e tiene in vita la natura in ogni sua sfaccettatura. La collezione prende vita dai rami fioriti e le cime innevate delle vie di Kioto, che dipingono abiti con gonne a scultura nelle forme long e mini, shirt con miche a palloncino e camicie kimono. I fiori, però, non rimangono nell’anonimato, ma poco alla volta assumono forma tridimensionale nei colori del rosso lampone e blu elettrico, trasformando la moderna geisha in una vera e propria regina della natura.
Come una vera e propria sovrana, la donna svela ben presto anche il suo lato forte e maschile: tailleur con blazer e pantalone a sigaretta in raso di seta cangiante nei colori del nero e blu inchiostro vestono un leader degli affari che non si lascia intimidire dagli uomini, ma che anzi ne trae vantaggio dalla comodità e praticità degli abiti dal taglio androgeno, senza dimenticare dettagli arricchiti da preziosi gioielli e mini bucket bag.
Un’aggressività femminile che poco alla volta assume la ferocia della tigre e del drago, simboli della cultura cinese, portando le striature dei loro manti a illuminarsi di paillettes in gonne longuette e abiti a tubino. Sul finale non può che sorprendere gli spettatori nella sua elegante ricchezza: lunghi abiti in velluto, ricoperti di foglie in oro tridimensionali, chiudono la scena di questo mondo incantato.