Basta dare uno sguardo veloce alla sfilata Dolce&Gabbana della primavera/estate 2015 per rendersi conto che il pois, o meglio definito polka dots, è un vero e proprio must per questa estate 2015. Domenico e Stefano hanno saputo reinterpretarlo nel migliore dei modi, miscelando gli usi e costumi dell’amata Sicilia con forme e modelli provenienti dalla Spagna; in realtà non è un’unione causale, poiché l’isola italiana è stata, nel corso dei secoli, per molto tempo sotto la dominazione spagnola assumendone, in parte, particolari tratti folkloristici. Gli stilisti italiani non sono gli unici ad aver delineato questa tendenza sulle passerelle S/S 2015, basti pensare a Genny con le sue tute bianche ricoperte di pallini blu, a Jeremy Scott per Moschino, dove il pois multicolor di dimensioni large ricopre tubini e abiti Barbie Style, Lela Rose che gioca sulle trasparente e i tessuti itech, e molti altri. In realtà il polka dots ha origini passate negli usi e costumi: impossibile dimenticare nel 1990 il film Pretty Woman, dove una spigliata Julia Roberts indossava al Country Club una veste con polka dots bianchi a fondo marrone o, andando ancora indietro, Lady Diana non rinunciava al pois per le occasioni più formali, rivestendo del medesimo motivo anche cappelli e copricapi in sintonia con gli abiti. Capostipiti dei pois furono però le pin up negli anni ’50, con i loro shorts attillati, i sandali e le fasce in testa, affiancate dall’immagine delle donne casalinghe, vestite di chemisier con gonne a corolla.