Musica soave, fatata, nebbiolina leggera e una jungla di irte piante arrampicanti, ed ecco il Grand Palais de Paris trasformarsi nuovamente sotto la direzione di Karl Lagerfeld.
Dall’Inghilterra alla Germania, il suo viaggio non si ferma, e a Parigi mette in scena la sua prima collezione nel 2013, forse una delle più ricercate e attese: ecco sopraggiungere l’haute couture s/s 2013.
Ancora una volta il sovrano della Maison Chanel ha voluto trasportarci in una dimensione onirica, surreale. L’ambientazione richiama le foreste più oscure della Germania, la sua terra, da dove si narrano leggende e favole incantate. E l’incantesimo si rivela negli abiti. I candidi cotoni e tweed fuoriescono dall’oscurità indossati da “fate” surreali, le quali ancheggiano e avanzano con una danza leggera, quasi a librarsi nell’aria. Le piume nei capelli seguono i loro movimenti, creando una rilassante continuità col candore dei vestiti.
Lace, tweed vestono le matrone che richiamano le protagoniste dei romanzi gotici, con tailleur a gonna e giacche caratterizzate da spalle geometriche e marcate. Le gonne si allungano sino al polpaccio e le maniche si fermano all’estremità dei gomiti, lasciando adagiare le bluse finemente ricamate.
Alla sera i tessuti si fanno più morbidi e leggeri, lasciando il posto alla seta, lo chiffon e il tulle; i toni più scuri vengono rotti da fiori tridimensionali bianchi e burgundy.
E per finire il viaggio onirico, una nuvola di piume, pizzi e ricami che accompagna i viaggiatori alla cima di questo viaggio surreale che solo Karl può creare, visto stavolta dagli occhi innocenti di un bambino.