Secondo giorno di sfilate, secondo giorno di emozioni e di incanti in cui sfilano alcuni dei maggiori stilisti italiani.
Dall’accostamento del rosso blu di cloche, cappotti e blazer in pannetto tipico stile british, ai colori pastello, tenui del mint, celeste e rosa confetto (che quest’estate sono un must) che tinteggiano pellicciotti, abiti, calze in accostamenti dolci e romantici; dal bianco candido di baschi, stivali con pelo e pellicce per ricoprirsi nelle fredde giornate in alta montagna, al nero sfavillante per la sera di chiffon e paillettes. Una collezione sublime che conferma ancora di più la fama della stilista emiliana.
E per concludere la ricca mattinata di giovedì non poteva mancare FENDI, con una collezione ancora una volta disegnata da Karl Lagerfeld.
Lo stilista tedesco ha puntato soprattutto l’attenzione sulla ricerca dei tessuti: pelle e taf taf si intrecciano a pellicce e fibre nuove sintetiche proiettando la donna nel futuro imminente. Maniche a sbuffo, pantaloni androgeni, gonne longuette e stivali vestono una donna urbana, di città, che deve affrontare tutte le insidie della vita qutidiana. I colori sono gli stessi delle metropoli: il grigio fumo dello smog e dei grattacieli, il color mattone dei palazzi e il nero delle strade. Una città quindi proiettata e disegnata sugli abiti. Un discorso a parte meritano le borse, capi trainanti della maison, che vendono la nascita di un nuovo modello, che sono sicura che diventerà il must della prossima stagione fredda.
ERMANNO SCERVINO rimane senza dubbio uno dei miei stilisti preferiti e la collezione per il prossimo autunno/inverno 2013 mel’ha ancora di più confermato.
Abiti che denotano chiaramente la cura e la produzione sartoriale dello stilista, con un’attenzione maniacale per i dettagli, le rifiniture e i tessuti.
Una donna classica ed elegante nei suoi cappotti, nelle gonne longhette e nel tweed del giorno, che vuole stupire anche alla sera con tubini in raso, abiti spumeggianti e pelliccie pregiate.
I colori sono ancora quelli scuri in sintonia con le altre sfilate: dal tweed grigio, nero e marrone per il giorno, ai colori metallizzati della sera, in particolare blu elettrico, ciclamino e nero, con qualche nota di bianco.
E per concludere la giornata non potevo mancare di citare PRADA. Miuccia Prada ci proietta invece in una dimensione passata, negli anni ’60; gli anni dei trench larghi allacciati in vita, gli anni delle giacche larghe con gli spallotti, gli anni dei pois e delle fantasie a illusione ottica, gli anni delle Mary Jane e delle paperine. Gli anni dove l’eleganza non era una caratteristica riservata ai grandi eventi e alle serate a teatro, ma respirava in ogni angolo urbano e nella quotidianità.
I colori si discostano dagli scuri degli altri stilisti, per accendersi nel giallo ocra, nel lilla e nel burgundy, che sarà uno dei colori più frequenti della prossima stagione.
Parte delle immagini sono tratte da Style.it.