“The doll sells fashion and the fashion sells doll”. Così era solita dire Ruth Handler, madre di colei che sarebbe diventata la più nota e diffusa fashionista nel mondo, in grado di avvicinare, meglio di chiunque altro, vere e proprie generazioni di bambine al mondo
della moda: Barbie.Nata nel 1959 in onore della figlia di Ruth, che adorava giocare con i ritagli delle modelle dei giornali di moda piuttosto che con le bambole a sembianza di neonati, riscontrò parecchie polemiche alla sua immissione sul mercato a causa dei suoi tratti eccessivamente adulti e provocanti. Ben presto però i fatti sconfissero le polemiche e con più di 350000 esemplari venduti in un solo anno, divenne uno dei giocattoli prediletti delle bambine. Al primo costume a righe bianco e nero indossato dalla numero 1, si aggiunsero ben presto ogni tipo di accessorio, mobilio, mezzo di trasporto e soprattutto guardaroba ispirati alle star del cinema americano.
Ed è proprio su questo ultimo aspetto che, ben presto, la Barbie trasformò la sua fama da semplice bambola per le bambine a vera e propria icona di stile e di moda.
Stilisti di grande spessore e livello, come Dior, Valentino, Oscar della Renta, Versace, Armani ecc, iniziarono a vestirla creando per lei scarpe, borse, abiti e accessori in versione mignon, trasformandola in una vera e propria “Fashion Icon”.
Non solo moda, ma anche icona umanitaria: con la creazione di diverse versioni di lineamenti, tratti e colori di carnagione tipici di ogni parte del mondo, vanta di una nomina di ambasciatrice Unicef oltreché di rappresentanza multietnica.
Oggi, a distanza di 50anni, continua ad avere un fascino senza limiti, a interpretare ogni momento della vita di una donna, ogni professione, ogni cultura e ogni tradizione, al punto da dedicarvi delle vere proprie mostre, come “Barbie – The Icon” allestita al Mudec di Milano sino a marzo 2016, da aprire un vero e proprio profilo instagram (@Barbiestyle) e da proseguire la collaborazione con grandi stilisti di fama internazionale come Karl Lagerfield e, più recentemente, Jeremy Scott per Moschino, la cui bambola è andata venduta sold out dopo due ore dall’uscita.
Veronica Volpi