Le Metiers d’art non possono mai essere fatte nello stesso luogo: devono fondersi con il paesaggio creando un tutt’uno con questo, devono emergere prepotenti, come onde del mare che dall’acqua prendono la forza per creare le loro giravolte prima di finire la loro vita sulla terra ferma.
E anche questa volta Karl non si è fermato nella sua Parigi, ma ha voluto attraversare l’emisfero per approdare nella terra delle Mille e una notte. Un’isola sperduta nel mare di Dubai, piccola, deserta ma allo stesso tempo unica nella nel suo carattere esotico, ha fatto da sfondo per l’allestimento di un vero e proprio skyline in stile arabeggiante. Dalla passerella emergono principesse orientali elegantemente coperte nel rispetto del loro credo religioso: sahariane e leggeri soprabiti si adagiano su fresche bluse in seta e pantaloni pajama. I colori sono quelli dell’Arabia: oro, topazi e zaffiri che si disegnano sulle stampe degli abiti riproducendo i disegni geometrici e i mosaici e dei grandi palazzi dei sultani. Non mancano nemmeno richiami al tipico tweed della maison, che diventa fresco, leggero con connotazioni estive. “Un idea romantica, senza alcun tocco folkloristico, di un Oriente del 21 secolo” come ha dichiarato Karl Lagerfeld nel backstage della sfilata.