E’ tempo di cavalieri sulle passarelli milanesi. E’ tempo di tornare a quella cortesia che non era solo una qualità ma un grande valore, a quelle armature pesanti da portare ma fondamentali da mostrare, a quelle donne per le quali valeva la pena lottare. In quel viaggio evocativo che da anni Domenico Dolce e Stefano Gabbana stanno dedicando alla Sicilia, ci si ferma all’epoca del Medioevo, dopo la caduta del Sacro Romano Impero. Un periodo buio, duro della storia, dove il luminoso Mar Mediterraneo venne invaso dai popoli del Nord, i Normanni. I loro re, Ruggero I, Ruggero II, Manfredi, Tancredi e Federico II, coi pesanti tessuti in velluto damascati, tornano sulla passerella del Metropole: i mantelli diventano blazer con ricami nobili decorativi, le armature a maglie guanti e copricapi per ripararsi dal grigiore cittadino, i calzari comode slippers con elementi decorativi. Le costruzioni, le opere architettoniche, gli affreschi lasciati da questo popolo rimangono impressi in camicie, giacce e cappotti di jersey e lana. Un valente uomo cavaliere che si accinge ad affrontare il campo di battaglia urbano.