Milan Design Week 2014: Concept o Design?

Concept o design? Appena conclusasi la Milan Design Week, questo è il quesito che sicuramente ha contrassegnato maggiormente questa lunga settimana di appuntamenti, eventi, feste e che continua a comparire su tutte le riviste del settore e non. E’ più importante un oggetto di design ma che ha poco concept, o è sempre meglio prima pensare all’utilità, praticità e poi alla bellezza… ma le due cose possono unirsi e andare a braccetto?

Molte recensioni si reputano soddisfatte degli ottimi risultati raggiunti, soprattutto in termini di affluenza di persone, novità proposte sul mercato e guadagni sia monetari sia in visibilità della città di Milano, a tal punto da definire persino questa settimana “una prova generale” per l’expo 2015.
Purtroppo non ho potuto presenziare alla maggior parte degli appuntamenti a causa di altri impegni lavorativi, ma quei pochi sono stati davvero “impressionanti” e di forte impatto sensoriale.
Primo fa tutti Missoni ci ha portato al suo primo “Tea Party”: lo showroom è stato allestito in ogni angolo con ceramiche, tazze e teiere di ogni forma, dimensione e colore, tipiche dalle sale da te più prestigiose. La novità è che queste ceramiche erano incastonate perfettamente in ogni parete e sul soffitto, dando l’impressione allo spettatore di venire catapultato in una dimensione surreale, onirica e alla presenza del famoso “Cappellaio Matto” di Alice nel paese delle meraviglie. Il tutto realizzato senza dimenticare la trama e lo stile tipico della Maison.
Al circolo filologico milanese siamo stati invece catapultati all’interno del suono e della musica: dischi rotanti, sfere itech il tutto alimentato da sinfonie e suoni ci hanno avvolto e racchiuso in se stessi.
Perché la vera arte non va solo ammirata sulle pareti dei musei, non è solo “espositiva”, ma va vissuta in piena persona, ci si deve immergere all’interno di essa e diventa parte integrante dell’ambiente al fine di coinvolgere tutti i sensi diventando una vera e propria esperienza sensoriale.
Arte ed esposizione che è proseguita anche nelle vie della città di Milano, tra statue dell’isola di Pasqua in plexiglass che emergevano sulla principale via della moda, via Montenapoleone, e teche in vetro ricche di oggetti di arredamento con forte valenza di concept e design.

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