L’atmosfera liberty delle strade cittadine illuminate dalla sfericità delle prime luminarie, il fumo che esce dai bistrot accompagnato dal vociferare delle giovani mademoiselle fiere dell’acquisizione della propria indipendenza, la musica libera dello swing: sono questi gli elementi che fanno da cornice alla collezione autunno/inverno 17-18 di Elisabetta Franchi, dove la determinazione e indipendenza delle donne prende vita nell’incarnazione di Evita Peròn.

Giacche e pantaloni dal taglio maschile, nella texture del gessato, si adagiano perfettamente sul corpo femminile, attribuendo alla donna quella forza androgina che permette alla sua voce di emergere sulle piazze al di sopra delle altre. Fierezza che però non abbandona mai il lato della seduzione, dato dal contrasto con il rosa antico di eco-pellicce, scarpe, cappelli a tesa larga, e dal gioco provocante di trasparenze in bluse e profonde scollature.

Il peronismo manifestato nei capelli raccolti e nei tailleur si congiunge al sapore orientale di sete e ricami: ramage floreali e aironi invadono camicie, cappotti e abiti dalle medie lunghezze, spesso impreziositi dal ricamo gioiello di paillettes e pietre preziose.

L’eleganza degli anni ’40 rivive anche nel consistente utilizzo del velluto e fake-fur: colli di peluche rifiniscono bordature di giacche e cappotti, mentre il ritorno della stola, nelle fattezze dell’animale intero, eleva l’ordinario blazer all’estrema eleganza.

Gioielli retrò, tulle, cascate di paillettes e sciarpe utilizzate come top completano il look, definendo lo stile indipendente della donna Elisabetta Franchi che rileva anche il suo lato materno: le bambine sfilano al fianco delle modelle interpretando in versione petit i capi iconici della collezione.

Models photo courtesy of: Elisabetta Franchi